Mendoza Malbec Serie A

L’Argentina è di gran lunga il paese vinicolo più importante dell’America Latina, e non c’è nessun altro paese al mondo che abbia una diffusione di vigneti più ampia: si estendono, riparati dalle Ande, per quasi 1600km, da Salta a Neuquén, salendo dai 450m sul livello del mare nel Rio Negro fino agli oltre 2000m nella provincia di Salta. Questo significa che l’Argentina ha mille modi di offrirsi come paese vinicolo, ma se ti è mai capitato di bere un vino argentino, è molto probabile che arrivasse da Mendoza.
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/nUna provincia che ha le dimensioni dell’Illinois, in cui sono piantati il 75% dei vigneti argentini, protetta a ovest dalle Ande, che con i suoi altipiani blocca il clima umido dell’oceano Pacifico ma al contempo irriga i vigneti grazie allo scioglimento delle nevi.
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/nAlberto Zuccardi, figlio di immigrati italiani di Avellino, piantò qui, nel dipartimento di Maipú, i primi vigneti nel 1963. In realtà il pensiero non era produrre vino, ma dimostrare che i sistemi di irrigazione che la sua azienda produceva dal 1950 erano efficaci. Oggi, arrivati alla terza generazione, il figlio José Alberto e il nipote Sebastián guidano le cantine Bodega Santa Julia, a Maipú, e Bodega Zuccardi, nella Valle de Uco.

Qui nel 2002 Sebastián inizia a cercare vigneti e nel 2009 acquista il primo appezzamento, Piedra Infinita, in cui decide di coltivare Malbec, la varietà che meglio di ogni altra sa esprimere questo territorio. Ma prima di poterlo fare deve liberarlo dalla pietraia che lo ricopre: 1080 camion colmi di pietre liberarono il terreno per poterci finalmente piantare un vigneto. Una quantità immensa di rocce, massi, sassi che fino a quel momento aveva impedito qualsiasi tipo di coltivazione. Con quelle pietre, sabbia e acqua, venne costruita Bodega Zuccardi. A oltre 1000 metri sul livello del mare a Paraje Altamira, si inserisce con grande rispetto dello scenario che gli fa da sfondo, le maestose Ande innevate e illuminate dal sole, che sono parte dell’identità della Valle de Uco, perché ne determinano il clima, garantendogli l’acqua pura proveniente dallo scioglimento delle nevi.

Le uve di questo Malbec, raccolte a mano, vengono pressate delicatamente, e il mosto fermenta spontaneamente con lieviti indigeni mentre macera sulle sue bucce, in vasche di cemento. Metà del vino viene lasciato riposare ancora 10 mesi in barrique di rovere francese, per poi riunirsi all’altra metà di vino lasciato in cemento.

Il profumo intenso di ciliegie e prugne mature, la bevuta fresca, succosa, giustamente tannica, ci fa immaginare un solo matrimonio: quello con l’Asado. In alternativa, rincuoriamoci con uno dei nostri piatti carnivori, che siano alla griglia o stufati, da soli o in un piatto di pasta.