Roero Arneis DOCG 7 anni 2016

Se dici Arneis, parli di uno dei vini bianchi più deliziosi del Piemonte, e racconti anche una storia di riscoperta e di grandissimo successo. Curiosamente, l’Arneis è sempre stato legato al vitigno più famoso del Piemonte: veniva infatti chiamato Nebbiolo Bianco, perché cresce come il Nebbiolo, ed era molto comune piantarli insieme, così che gli uccelli fossero attratti dall’uva Arneis, più dolce, più precoce ma meno costosa, prima di rivolgere le loro voraci attenzioni al Nebbiolo. Si usava anche aggiungerlo al Barolo e perfino alla Barbera, tipicamente acidi, per ammorbidirli. Quando non rientrava in questi assemblaggi secchi, veniva vinificata quasi sempre in vino dolce, quasi al pari del Moscato, e anche quando cominciò la mania dell’Arneis, in pochi avevano compreso il suo potenziale da purosangue.
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/nTra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta iniziò la sua grande rinascita, quando alcuni produttori capirono che poteva dare dei grandi risultati se vinificato secco, come un grande vino bianco. L’Arneis era ridotto a pochi filari nelle Langhe, e fu solo grazie a due produttori (di Barolo, ironia della sorte) che iniziarono i primi esperimenti, e le prime vigne di Arneis si espansero nel Roero. Il successo fu enorme: la sua acidità e freschezza, e l’importante profilo aromatico, ne decretano il successo nazionale.
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/nIn realtà il Roero è sempre stato la patria dell’Arneis: sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, opposto alle Langhe, i terreni derivano da antichi fondali marini con un’origine in comune con quelli del Barolo e del Barbaresco, ma di formazione molto più recente. Sono terreni giovani, porosi, molto ricchi di sabbia, gesso e piccole quantità di marna, che combinati ad un clima particolarmente caldo e con pochissime precipitazioni, portano a uve che maturano precocemente, con profumi più intensi e con una grande acidità. L’altro volto dell’Arneis è quello langhetto, dove i terreni più calcarei e argillosi aggiungono più struttura al vino, indebolendone un po’ i profumi ma risultando comunque molto più equilibrato ed elegante.
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/nL’azienda di